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Comunità residenziale

Fondata a fine anni ’80, la Comunità residenziale ospita persone inviate dai Servizi per le Dipendenze. Vogliamo essere agenti del cambiamento, integrare bisogni e diritti, prenderci cura delle persone con professionalità, facendole sentire supportate, comprese, accolte.

LA COMUNITÀ

La comunità si pone come finalità la cura, il recupero e il reinserimento sociale di persone dipendenti da sostanze, con il fine di allontanarle dalla dipendenza, qualsiasi essa sia, e di ricercare la loro collocazione sociale. Tale obiettivo è raggiungibile incentivando e guidando il percorso di ricerca delle risorse interne, allo scopo di fronteggiare il disturbo da uso di sostanze. Accoglie 15 persone, solo uomini, maggiorenni, anche in trattamento sostitutivo e/o psicofarmacologico e in affidamento in prova.

La finalità, l’organizzazione e gli spazi del servizio si muovono in estrema sinergia tra di loro. Spazi come la cucina, la sala e la palestra promuovono occasioni di dialogo tra i pazienti, favorendo così un maggiore sviluppo delle risorse relazionali, promuovendone l’interazione e la costruzione di relazioni positive. Il percorso di reinserimento è un tempo in cui le persone possono vivere e confrontarsi quotidianamente con la realtà in cui sono inserite, aumentando la conoscenza e la consapevolezza di sé in merito alla propria emotività, ai propri aspetti problematici e alle proprie risorse e capacità.

Il servizio non propone attività durante il corso della giornata: in mancanza di stimoli, i pazienti tendono ricadere nell’uso della sostanza, far sperimentare la noia dovuta all’assenza di attività è una scelta volta a favorire lo sviluppo di strategie personali per riuscire a fronteggiare autonomamente la frustrazione senza ricadere in meccanismi lesivi. La metodologia educativa presuppone che gli utenti percepiscano e vivano la comunità come un luogo che non solo li ospita, ma all’interno del quale possano sentirsi compresi, a proprio agio e protetti.

I progetti terapeutici sono individuali: partendo dalla definizione dei bisogni e delle problematiche dell’ospite, vengono individuati gli obiettivi e le aree di lavoro su cui focalizzarsi. Ognuno avrà un tempo personale di realizzazione, che può essere ipotizzato al momento dell’ingresso e ridefinito in itinere. In Comunità è escluso ogni metodo coercitivo e gli ospiti possono interrompere il programma concordato in qualsiasi momento. Le persone sono prese in carico fino alla fine del percorso terapeutico, nel pieno rispetto della loro volontà e libertà.

Gli obiettivi concreti che solitamente si pongono gli utenti consistono nel reperimento di una qualche forma di reddito, che li renda autonomi dal punto di vista economico, e di una risorsa abitativa, di solito nel campo dell’edilizia popolare. Compito dell’équipe educativa è affrontare, a monte di tali obiettivi e come condizione essenziale per poterli perseguire, la necessità di partire da uno stato di buon equilibrio psichico e fisico, che permetta di affrontare le difficoltà e le criticità inevitabili lungo il cammino. In questo contesto si inserisce il lavoro degli educatori, nell’ambito del quale l’aggancio emotivo svolge un ruolo fondamentale e che si articola spesso in una delicata ricerca di equilibrio tra empatia, comprensione delle sofferenze e il distacco professionale necessario alla relazione di aiuto.

La comunità opera in rete per garantire un intervento completo in grado di rispondere ai bisogni complessi dell’utenza.

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